Tratto dal primo capitolo di “SPEGNI IL FUOCO DELLA TUA RABBIA”
di THICH NHAT HANH
“La rabbia non è soltanto una realtà psicologica. Il Buddha ha insegnato che il corpo e la mente non sono entità separate: il nostro corpo è la nostra mente, così come la nostra mente è il nostro corpo.
La rabbia non è soltanto una realtà mentale, perché il fisico e il mentale sono inseparabili.
Nella tradizione buddhista la formazione corpo-mente è chiamata pamampa. Namarupa è l’insieme psiche-soma, corpo-mente in quanto entità unica. La stessa realtà a volte si manifesta come mente, altre volte come corpo.
Studiando a fondo la natura di una particella elementare di luce, gli scienziati hanno scoperto che a volte si manifesta come onda, altre come particella. Un’onda è molto diversa da una particella: un’onda può essere soltanto un’onda, non può essere una particella. Una particella può essere soltanto una particella, non può essere un’onda. Eppure l’onda e la particella sono la stessa cosa. Quindi invece di chiamarla particella o onda, particle o wave, combinando insieme le due parole l’hanno chiamata wavicle, “particon-da”. Questo è il nome che gli scienziati hanno dato alla particella elementare.
Lo stesso vale per la mente e il corpo.
Per la nostra visione dualistica, “mente” non può essere “corpo” e “corpo” non può essere “mente”. Ma se osserviamo in profondità vediamo che il corpo è mente, la mente è corpo. Se riusciamo a superare il dualismo che vede mente e corpo come due cose separate e distinte, arriviamo molto più vicini alla verità.
Molti cominciano a rendersi conto che quello che succede al corpo succede anche alla mente e viceversa. La medicina di oggi è consapevole che una malattia del corpo può essere anche la conseguenza di una malattia della mente e che una malattia della mente può essere connessa con una malattia del corpo. Corpo e mente non sono due entità separate, sono una cosa sola.
Se vogliamo padroneggiare la rabbia dobbiamo prenderci molta cura del nostro corpo: il nostro modo di mangiare e quello che consumiamo sono importantissimi.
Noi siamo quello che mangiamo.
La rabbia, la frustrazione e la disperazione che proviamo sono strettamente connessi con il nostro corpo e con il cibo che ingeriamo. Per proteggerci dalla rabbia e dalla violenza, dunque, dobbiamo elaborare una strategia alimentare, una strategia dei consumi.
Mangiare fa parte della cultura: il modo in cui si coltivano gli alimenti, il tipo di alimenti che si mangiano e come vengono consumati sono aspetti della cultura. Le scelte che compiamo possono generare pace e alleviare la sofferenza.
Il cibo che ingeriamo può avere un ruolo molto importante nella nostra collera: potrebbe contenere collera. […]
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