Stress e cultura
Nelle culture occidentali la maggior parte della popolazione sperimenta quotidianamente livelli elevati di distress (lo stress dannoso), condizione della quale ordinariamente non abbiamo neppure la percezione (A. Loyd e B. Johnson, 2012), con effetti molto negativi sulla salute e sul benessere.
Stress e salute
Lo stress eccessivo, infatti, determina l’attivazione del sistema nervoso simpatico (chiamato anche “attacco-fuga”), che ha l’obiettivo di difendere il nostro corpo da un’aggressione esterna potenzialmente letale. Se il sistema nervoso valuta che la sopravvivenza è in imminente pericolo, tutte le energie del corpo vengono attivate a beneficio della modalità “attacco-fuga”. Il problema è che questa operazione disattiva il sistema immunitario, il quale, come noto, ha il ruolo di proteggerci da virus e batteri: se la mia sopravvivenza è in pericolo adesso, che senso ha spendere energie per proteggere l’organismo da una minaccia che può uccidermi nel tempo?
Stress, scuola e media
Lo stile di vita nelle culture occidentali è attualmente forgiato da scuola e media sui valori “produzione e consumo”. Scienza e politica sono nelle mani dell’economia, condizionate da logiche capaci di forgiare le culture attraverso programmi connessi solo relativamente con i reali bisogni degli individui. E in mancanza del livello sufficientemente buono di consapevolezza questi programmi vengono eseguiti automaticamente con risultati talvolta disastrosi.
Lo stress “buono”
Tuttavia non esiste soltanto lo stress “cattivo” (distress): l’eustress (lo stress “buono”) è lo stress che ci stimola a crescere e a migliorare noi stessi, anche ai fini dell’evoluzione. L’eustress produce vitalità e benessere fisico e psicologico. Quindi lo stress non va combattuto ma orientato a nostro vantaggio. Stress equilibrato è fonte di consapevolezza, di esperienza. Evitare lo stress in toto conduce ad una esistenza poco vitale, col rischio di regredire alla condizione di ameba depressa.
Stress e relazioni umane
Ognuno di noi ha un’esperienza diversa dello stress in base ai sistemi di percezione, di credenze e di interpretazione della realtà. Sistemi psicologici poco evoluti sprecano molte energie senza essere consapevoli che è molto facile programmare l’inconscio nella direzione del distress, lo stress dannoso. E le relazioni interpersonali influenzano notevolmente il livello di stress al quale siamo sottoposti: abbandoni, separazioni, decessi, traslochi, conflitti, ecc. ci mettono a dura prova, specie se non disponiamo di un un equipaggiamento psicologico adeguato.
Stress, ansia e depressione
Con l’avvento della psico-neuro-endocrino-immunologia si hanno sempre più dati circa l’influenza che gli stati psicologici possono esercitare sulla nostra salute fisica e psicologica. E’ noto, per esempio, che il funzionamento del sistema immunitario è di qualità scadente in persone che vivono livelli di ansia e depressione molto alti. Al contrario, il sistema immunitario delle persone che riescono ad essere felici in modo sufficientemente stabile funziona benissimo. Ed è ovvio che nella condizione di distress è assai difficile sperimentare della felicità: non riuscire a far fronte alle richieste dell’ambiente è infatti una esperienza assai frustrante e poco gratificante.
Stress: che fare?
Il metodo psicosintetico ha l’obiettivo di facilitare la costruzione di un nuovo stile di vita caratterizzato da una giusta quantità di stress. Ogni condizione umana può essere influenzata positivamente attraverso un metodo che può essere trasmesso con relativa facilità e che può fornire risultati concreti e misurabili nel tempo. La Psicosintesi offre numerosi e potenti strumenti per aiutare le persone a diventare padrone della propria vita, con la possibilità di recuperare (o di conquistare) il livello di benessere al quale tutti noi abbiamo diritto in quanto esseri umani.
Dott. Alessandro Gambugiati
psicologo psicoterapeuta docente scrittore
Firenze, via delle Torri 34/c
Prato, viale della Repubblica 153
3285390990 www.alessandrogambugiati.net
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