Lo scrivere è una di quelle abilità apprese che fin da piccoli incidono in modo importante nella vita delle persone fino a diventare per alcuni una delle attività basilari del loro quotidiano.
La scrittura però può ricoprire anche valenze terapeutiche ed è per questo motivo che è utile approfondirne le sue potenzialità in quest’ambito. Per esempio la ricerca ha dimostrato che la scrittura può ridurre lo stress, migliorare le capacità di coping, aiutare a rielaborare un trauma e favorire un buon lavoro terapeutico.
La scrittura espressiva contribuisce al tuo benessere
La scrittura espressiva è nel ventaglio delle tecniche della Psicosintesi. Per scrivere non bisogna essere dei bravi scrittori. Lo scrivere è utilizzato come una modalità attraverso la quale una persona può esprimere le proprie emozioni, attenuare la pressione provocata da alcune situazioni, abbassare i livelli d’ansia, esprimere la rabbia. In generale la scrittura migliora la gestione del proprio mondo interiore.
E’ importante abbandonare le velleità di essere scrittori professionisti! Una delle più frequenti remore nell’utilizzare questo metodo di espressione di sé sta nella frase: “Ma io non sono bravo a scrivere, non sono capace!”. Ci si pone davanti a questo esercizio esattamente come quando si era a scuola e alla fine del compito si aspettava l’insegnante che metteva il voto. È da sottolineare che la scrittura espressiva non è un esercizio dove è importante la prestazione.
Lo scrivere è un modo semplice per raggiungere la pienezza spirituale, emotiva e psichica. Normalmente per coltivare il nostro benessere bio-psico-spirituale cerchiamo di mangiare sano, fare esercizio fisico, meditare, ecc. Alla stessa stregua scrivere è una di quelle attività umane che incentivano il benessere.
Tramite la scrittura possiamo entrare in contatto con i nostri traumi, le nostre ferite e queste a loro volta possono “diventare lo strumento per esplorare la nostra vera essenza, possono rivelare gli intrecci più profondi del proprio cuore e della propria anima, se solo siamo capaci di sederci lì con loro, di aprirci al dolore…senza reprimere nulla, senza giudicare” (cit. W. Muller)
Portando avanti questa pratica ci renderemo conto che ci aiuterà a riallinearci al nostro Sé, con la nostra natura più profonda.
Perché utilizzare la scrittura come mezzo espressivo?
La scrittura come mezzo espressivo e terapeutico ha dei vantaggi. Vediamo quali:
– è economica
– mette in comunicazione il mondo coscio con quello inconscio
– è catartica
– è portatile
– è rasserenante
– stimola e attiva le aree del cervello deputate alla creatività
– è intimistica, ma allo stesso tempo può essere condivisa
– non richiede molto tempo e la si può fare in qualunque luogo e tempo
– la si può utilizzare sia quando si sta male e sia quando si sta bene
– non richiede nessun talento innato
– ci rimette in contatto con la nostra natura più profonda
Quando utilizzare la scrittura espressiva?
Alcune ricerche in campo psicologico hanno confermato che l’uso della scrittura può portare dei benefici. Per esempio:
– in situazioni in cui si è sperimentata l’impotenza
– quando si è bloccati dalla vergogna
– per mettere ordine nei propri pensieri e sentimenti
– per esternare i propri sentimenti
– per elaborare le proprie esperienze traumatiche
– per affrontare i cambiamenti
Come utilizzare la scrittura espressiva?
Lo si può fare attraverso l’utilizzo di un diario autobiografico, poesie, lettere, ecc. Esistono vari tipi di esercizi attraverso i quali la persona produce “di getto” una serie di parole o di contenuti, senza tener conto della grammatica o di eventuali errori o alla ripetitività dei contenuti stessi.
Da dove cominciare?
Esistono sul mercato alcuni libri che offrono indicazioni su cosa scrivere, ma è da tenere a mente che scrivere può essere terapeutico, ma non è terapia. Non usate la scrittura come un sostituto della terapia o come un modo per autocompatirvi o semplicemente sfogarvi, potrebbe farvi stare peggio.
E’ possibile utilizzare la scrittura per sanare alcune ferite del passato o cercare di superare alcuni traumi, ma è importante sapere che in alcune persone potrebbe aumentare il disagio. In questi casi è bene avere a disposizione un piano di emergenza nel quale, magari, è previsto l’aiuto o l’assistenza da parte di persone qualificate.
Chi di voi deciderà di avvicinarsi alla scrittura si renderà conto del potere di questa pratica, della capacità di trasformare la sofferenza in un opera d’arte.
letture consigliate:
James W. Pennebaker – “Scrivi cosa ti dice il cuore” (2004) ed. Erickson
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