SULLA PAZIENZA E I CICLI
(Archivio Assagioli – Firenze)
… beh, non c’è nessun problema da risolvere, solo vivere quello che ci capita in modo gioioso e paziente. Questa è una cosa che dobbiamo tutti imparare, il senso dei cicli, l’evitare la fretta e l’impazienza. Non è facile perché in noi c’è una naturale impazienza, emotiva e anche spirituale, e la cosa è aumentata dal fatto che ci troviamo in un mondo impaziente.
C’è l’impazienza con le nostre cose, e potrei dire anche la nobile impazienza di coloro che vogliono creare una nuova civiltà, una nuova cultura; e anche tutte le rapide rivoluzioni rappresentano una forma di impazienza. La Nuova Era arriverà, sta arrivando: sta già incominciando. La nuova civiltà, la nuova cultura, e la nuova religione arriveranno. Ma con il giusto ritmo, che non può essere affrettato o accelerato. Siatene consapevoli, perché nello smog psichico c’è un continuo suggerimento di impazienza, oltre alla nostra personale impazienza che tutti abbiamo.
Vi ho parlato dei diversi ambiti temporali? Si parla della visione a lungo termine, ma ci sono vari termini intermedi. C’è il termine immediato di circa uno o due anni. Poi c’è un termine breve di alcuni anni fino al 1975 e oltre, che è il ciclo immediato per l’umanità; un periodo interessantissimo. Poi c’è la visione a medio termine che possiamo dire arrivi fino al 2025. Notate i 50 anni. Poi una visione a lungo termine che comprende circa 2000 anni, l’Età dell’Acquario. E poi infine c’è un termine lunghissimo che continua indefinitamente fino alla fine di questo sistema solare.
Dobbiamo quindi alternare il nostro atteggiamento come se avessimo 3 o 4 lenti focali, e a seconda del momento adottare la visione a breve termine nella nostra vita quotidiana, ma mantenendo tutte le altre sullo sfondo. Possiamo ricavare del tempo nella meditazione e nel lavoro di gruppo per guardare agli altri cicli: i prossimi 50 anni in cui ci sarete, e poi la Nuova Era, quando tutti faremo ritorno, e poi avanti, di gloria in gloria.
Quindi questo è il senso del ritmo, e ogni cosa è ritmica nell’universo. Ricordatevi la semplice saggezza del contadino. Egli semina, e poi aspetta pazientemente per tutto l’inverno finché i germogli spunteranno; non tira il seme per farlo crescere più in fretta. Ma noi tiriamo di continuo per far crescere le cose più rapidamente, e le strappiamo.
Capite che tutti questi sono aspetti della saggezza. La pazienza non è spettacolare, ma ne è uno degli aspetti più importanti. E state attenti a non essere impazienti con la vostra impazienza, capite? È una qualità fondamentale da sviluppare, e attraverso questa capacità passare da una prospettiva temporale ad un’altra, a seconda delle circostanze.
Roberto Assagioli
23 dicembre 1972
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