Ogni volta che devo presentare la Psicosintesi ad un pubblico, ovvero il metodo di lavoro con il quale cerco di aiutare le persone prima a stare meglio e poi a stare bene, è mia abitudine lavorare su alcune definizioni sintetiche a partire da alcune definizioni messe insieme dagli “anziani” della Psicosintesi. Questo esercizio mi permette di elaborare di volta in volta nuove sintesi sempre più conformi all’idea di Psicosintesi che io ho in quel preciso momento.
Le origini della Psicosintesi
La Psicosintesi nasce nei primi del ‘900 ad opera di Roberto Assagioli, medico e psichiatra geniale che dopo aver portato in Italia la Psicoanalisi di Freud se ne distacca in virtù di un orientamento nuovo da lui stesso concepito. Dapprima la Psicosintesi si occupa di problemi psicologici; successivamente estende anche ai campi educativo, dell’autoformazione, dello sviluppo personale e transpersonale. Attualmente è promossa in tutto il mondo come modello integrativo e di sintesi dei migliori contributi di psicologia mondiale.
I fondamenti teorici
La Psicosintesi nasce nel tronco della Psicoanalisi e come essa promuove l’integrazione tra parte conscia (coscienza) e inconscio, il non-detto, ciò di cui non si è ancora coscienti con l’obiettivo di strutturare una personalità armonica intorno ad un centro di coscienza e volontà. E’ tensione scientifica verso la comprensione dell’essere umano nella totalità delle proprie esperienze esistenziali e concezione multi personale della psiche umana: Assagioli passa dalla sua concezione di animo molteplice alla teoria delle subpersonalità, uno dei nuclei centrali della teoria psicosintetica. E’ psicologia teorica e pratica, o meglio “teorica e pratica”, guidata dalla massima di Goethe “è reale ciò che funziona, che ha effetto”.
La Psicosintesi è una psicologia di relazione con le altre psicologie possibili, ma autonoma nella sua costruzione teorica, che lavora sulle cause e non sui sintomi della sofferenza psicologica con l’obiettivo di aiutare le persone a prendere in mano la loro vita. E’ psicologia che ha l’obiettivo di fornire l’equipaggiamento per poter scegliere autonomamente la propria vita attraverso l’auto-influenzamento del proprio immaginario e delle proprie credenze personali in armonia con l’ordine naturale delle cose.
Una delle definizioni di Psicosintesi che preferisco è di Piero Ferrucci: “Psicosintesi come sistema aperto di strumenti pratici per la trasformazione della psiche”. Ogni psicoterapeuta che si definisce psicosintetista dovrebbe infatti fare del proprio meglio per fornire il nutrimento di cui hanno bisogno nel momento di difficoltà (il pesce) sia la strumentazione per lavorare anche autonomamente sul proprio sistema di credenze (educare alla pesca).
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